giovedì 2 gennaio 2014

Relitti di navi del parco marino di Tavolara e Punta Cavallo

La ChrissoL'area marina protetta del parco marino di Tavolara e Punta Coda Cavallo, oltre essere l'habitat di numerosissime specie di vegetali e animali e anche caratterizzata dalla presenza di vari relitti:
-1 aereo caccia bombardiere della "Caproni-Reggiani", completamente sommerso nei pressi di Tavolara.
-2 motonavi da pesca: la "San Giuseppe" a 40 m di profondità  affondata nel 1949 vicino Tavolara e la goletta "Amalia" affondato a cannonate il 18 Luglio 1943 da un sommergibile e anche questo oggi a 40 m. di profondità
-5 motonavi da carico: la "oued yquem" a 36 m. di profondità nei pressi di San Teodoro silurata da un sottomarino olandese nel 1941.
La"Mamma Elvira" che affondò nel 1951 a circa un miglio dall'isola di Molara.
La "Klearchos", che, a causa di un incendio, nel 1979, fu abbandonata nel canale tra Tavolara e Molara e oggi, ricoperta di gorgonie rosse, si trova a 74 m. di profondità.
La "Omega"che, la notte del 17 Febbraio del 1974, andò a sbattere contro gli scogli dei 7 fratelli a Molara, inabissandosi velocemente(18 m).
La "Chrisso", l'unico relitto visibile fuori dall'acqua che si trova a punta la Greca. Battente bandiera cipriota, fu costruita nel 1958 e nonostante la tradizione voglia che porti male cambiare nome alla nave, le fu cambiato per ben quattro volte prima di quello con cui si incagliò. Era la notte del 31 Dicembre 1974, durante una tramontanata fortissima che impedì all'equipaggio di recuperare le ancore per ripararsi a Tavolara. Nonostante tutto ne l'equipaggio ne la nave ebbero grossi danni e per molto tempo sulla nave incagliata vi fu un custode. In seguito venne deciso di venderla a una ditta di recupero per aggiustarla per rimetterla in mare, ma un incendio, gli abitanti della zona pensano voluto, distrusse l'attrezzatura di bordo e la nave venne abbandonata lì. A causa delle mareggiate la nave è stata spezzata in due tronconi, inoltre trovandosi in un fondale basso, il relitto era più soggetto ai forti venti che lo facevano sbattere creando man mano sempre più danni e spaccature dello scafo.  Oramai fuori dall'acqua vi è ben poco, il resto è a circa 5 m.di profondità.

http://www.conoscerelasardegna.it/area-marina-protetta/relitti-area-marina-protetta-tavolara-punta-coda-cavallo-la-chrisso.html

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